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Una mosca bianca

UNA MOSCA BIANCA…?!

  

L’Istituto Comprensivo Angelo Musco è una scuola in cui si fa teatro istituzionalmente, in cui cioè l’attività teatrale è stata inserita nelle discipline curricolari.

Se questa scelta può sembrare a prima vista azzardata, in quanto nessuna attività creativa può essere associata alla obbligatorietà, dall’altra è vero che agli alunni è stata offerta la possibilità di vivere la scuola non soltanto come fardello…

Spesso metodologie d’insegnamento troppo legate alla trasmissione del sapere, piuttosto che alla “manipolazione” di contenuti educativi, allontanano gli alunni che, per difendersi da una scuola vecchia ed obsoleta, preferiscono utilizzare la loro intelligenza per emergere come personalità oppositive e destabilizzanti…

Il teatro, a nostro avviso, può diventare il pretesto per agganciare anche quegli alunni meno disponibili alla relazione insegnamento-apprendimento e creare i presupposti per fornire loro, non solo i contenuti di un prodotto preconfezionato che è spesso oggetto delle cosiddette lezioni frontali, ma soprattutto i mezzi, cioè l’attrezzatura necessaria perché ognuno possa emergere come individuo.

Non dimentichiamo che il Quartiere “Zia Lisa” è una parte periferica della città di Catania e vive i limiti ed i problemi tipici di queste aree, e se vi si affaccia la cultura, se qualcuno scopre la poesia, un piccolo miracolo può compiersi: oltrepassare lo scenario di disillusioni, di assenza di aspettative, di reiterazione dell’ignoranza radicata e trovare, attraverso la ricerca teatrale, un altro da sé da investire in scena e nella vita…

Cerchiamo di offrire ai nostri alunni un nuovo modo di vivere la quotidianità, uno sguardo che superi i limiti imposti dal retaggio culturale, un mezzo per difendersi dalle angherie di una vita spesso piena di stenti e di frustrazioni…di violenza.

Desideriamo, infine, che tutti gli alunni che scelgono di fare teatro possano, ognuno secondo i propri mezzi, riuscire in ciò che O.Wilde indicava come  “vivere artisticamente la vita”…

(Per l’uomo che tratta artisticamente la vita il suo cervello è il suo cuore).