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Moduli di orientamento formativo

orientamento

Scuola Secondaria I grado
Modulo n° 1: Modulo di orientamento formativo per la classe I della scuola secondaria di primo grado
L'azione finalizzata all'orientamento degli alunni in uscita articolerà, per le classi prime,
nella programmazione di una didattica orientativa/orientante, di lungo periodo e globale. All'interno dei consigli di classe dovranno essere programmati moduli di carattere interdisciplinare e sviluppate prassi metodologiche finalizzati alla
costruzione/potenziamento delle competenze orientative generali ovvero dei prerequisiti per la costruzione/potenziamento delle competenze orientative vere e proprie.
I moduli orientativi utilizzeranno tra tutte le risorse delle discipline significative per
l’orientamento, quelle più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro
processo di auto-orientamento. In sostanza si programmeranno, all'interno dei singoli
percorsi disciplinari, delle attività che abbiano in modo specifico lo scopo di far riflettere gli alunni sui propri interessi e le proprie attitudini nei confronti degli ambiti disciplinari,
formulando alcune prime grandi opzioni di fondo, abbozzando progetti (o, più
realisticamente, segmenti prossimali) di vita (e di lavoro) e iniziando a scegliere
autonomamente. Le attività dovranno essere omogenee (simili per metodologie, proposte operative, linguaggi utilizzati, materiale autovalutativo proposto) per le diverse discipline e concordate nei consigli di classe in relazione alle caratteristiche specifiche del gruppoclasse.
Le indicazione delle UE, del resto, già nel Memorandum (2000) e nella Raccomandazione dedicata (2004) parlano di orientamento lungo tutto l’arco della vita e individuano due tipologie di risorse necessarie per essere in grado di orientarsi: il possesso di saperi di base e la padronanza di abilità/competenze trasversali.
I traguardi fondamentali che i giovani dovrebbero così raggiungere sono:
scoprire, lavorando con le discipline fondamentale, la peculiare visuale del mondo reale di ciascuna (è, infatti, un «diritto» di ciascun giovane fare percorsi disciplinari «significativi»);
imparare comunque qualcosa (conoscenze/saperi, ma anche procedure logiche e
metodologiche) da ciascuna in modo stabile e consapevole e in stretta ed evidente
connessione con l’immediata spendibilità nel mondo reale, per capire e per agire;
individuare, attraverso la riflessione sulle esperienze di apprendimento e sui risultati,
propensioni/interessi personali disciplinari (lavorare più volentieri e con migliori risultati con le parole o con numeri, facendo o pensando, eseguendo o creando etc.) per
conoscersi;
acquisire, attraverso l’esperienza diretta di diverse procedure logiche e metodologiche di costruzione dei saperi, un proprio metodo personale di costruzione delle conoscenze e della pratiche;
introiettare (soprattutto) abilità/competenze di tipo trasversale acquisibili lavorando con le diverse discipline ma applicabili/trasferibili «intenzionalmente» in diversi contesti per fronteggiare compiti/problemi della vita.
Classe I - 30 ore curriculari

Scuola Secondaria I grado
Modulo n° 2: Modulo di orientamento formativo per la classe II della scuola secondaria di primo grado
L'azione finalizzata all'orientamento degli alunni in uscita articolerà, per le classi seconde, nella programmazione di una didattica orientativa/orientante, di lungo periodo e globale.
All'interno dei consigli di classe dovranno essere programmati moduli di carattere
interdisciplinare e sviluppate prassi metodologiche finalizzati alla costruzione/potenziamento delle competenze orientative generali ovvero dei prerequisiti per la costruzione/potenziamento delle competenze orientative vere e proprie. I moduli orientativi utilizzeranno tra tutte le risorse delle discipline significative per l’orientamento, quelle più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro
processo di auto-orientamento. In sostanza si programmeranno, all'interno dei singoli
percorsi disciplinari, delle attività che abbiano in modo specifico lo scopo di far riflettere gli alunni sui propri interessi e le proprie attitudini nei confronti degli ambiti disciplinari,
formulando alcune prime grandi opzioni di fondo, abbozzando progetti (o, più
realisticamente, segmenti prossimali) di vita (e di lavoro) e iniziando a scegliere
autonomamente. Le attività dovranno essere omogenee (simili per metodologie, proposte operative, linguaggi utilizzati, materiale autovalutativo proposto) per le diverse discipline e concordate nei consigli di classe in relazione alle caratteristiche specifiche del gruppoclasse.
Le indicazione delle UE, del resto, già nel Memorandum (2000) e nella Raccomandazione dedicata (2004) parlano di orientamento lungo tutto l’arco della vita e individuano due tipologie di risorse necessarie per essere in grado di orientarsi: il possesso di saperi di base e la padronanza di abilità/competenze trasversali.
I traguardi fondamentali che i giovani dovrebbero così raggiungere sono:
scoprire, lavorando con le discipline fondamentale, la peculiare visuale del mondo reale di ciascuna (è, infatti, un «diritto» di ciascun giovane fare percorsi disciplinari «significativi»);
imparare comunque qualcosa (conoscenze/saperi, ma anche procedure logiche e
metodologiche) da ciascuna in modo stabile e consapevole e in stretta ed evidente
connessione con l’immediata spendibilità nel mondo reale, per capire e per agire;
individuare, attraverso la riflessione sulle esperienze di apprendimento e sui risultati,
propensioni/interessi personali disciplinari (lavorare più volentieri e con migliori risultati con le parole o con numeri, facendo o pensando, eseguendo o creando etc.) per
conoscersi;
acquisire, attraverso l’esperienza diretta di diverse procedure logiche e metodologiche di costruzione dei saperi, un proprio metodo personale di costruzione delle conoscenze e della pratiche;
introiettare (soprattutto) abilità/competenze di tipo trasversale acquisibili lavorando con le diverse discipline ma applicabili/trasferibili «intenzionalmente» in diversi contesti per fronteggiare compiti/problemi della vita.
Classe II - 30 ore curriculari

Scuola Secondaria I grado
Modulo n° 3: Modulo di orientamento formativo per la classe III della scuola secondaria di primo grado
L'azione finalizzata all'orientamento degli alunni in uscita articolerà, per le classi terze, si deve articolare in almeno due tipi di attività:
programmazione di una didattica orientativa/orientante, di lungo periodo e globale;
azioni di orientamento vero e proprio, finalizzate alla conoscenza specifica dei percorsi in uscita.
All'interno dei consigli di classe dovranno essere programmati moduli di carattere
interdisciplinare e sviluppate prassi metodologiche finalizzati alla
costruzione/potenziamento delle competenze orientative generali ovvero dei prerequisiti per la costruzione/potenziamento delle competenze orientative vere e proprie.
I moduli orientativi utilizzeranno tra tutte le risorse delle discipline significative per
l’orientamento, quelle più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro
processo di auto-orientamento. In sostanza si programmeranno, all'interno dei singoli
percorsi disciplinari, delle attività che abbiano in modo specifico lo scopo di far riflettere gli alunni sui propri interessi e le proprie attitudini nei confronti degli ambiti disciplinari,
formulando alcune prime grandi opzioni di fondo, abbozzando progetti (o, più
realisticamente, segmenti prossimali) di vita (e di lavoro) e iniziando a scegliere
autonomamente. Le attività dovranno essere omogenee (simili per metodologie, proposte operative, linguaggi utilizzati, materiale autovalutativo proposto) per le diverse discipline e concordate nei consigli di classe in relazione alle caratteristiche specifiche del gruppoclasse.
Le indicazione delle UE, del resto, già nel Memorandum (2000) e nella Raccomandazione dedicata (2004) parlano di orientamento lungo tutto l’arco della vita e individuano due tipologie di risorse necessarie per essere in grado di orientarsi: il possesso di saperi di base e la padronanza di abilità/competenze trasversali.
I traguardi fondamentali che i giovani dovrebbero così raggiungere sono:
scoprire, lavorando con le discipline fondamentale, la peculiare visuale del mondo reale di ciascuna (è, infatti, un «diritto» di ciascun giovane fare percorsi disciplinari «significativi»);
imparare comunque qualcosa (conoscenze/saperi, ma anche procedure logiche e
metodologiche) da ciascuna in modo stabile e consapevole e in stretta ed evidente
connessione con l’immediata spendibilità nel mondo reale, per capire e per agire;
individuare, attraverso la riflessione sulle esperienze di apprendimento e sui risultati,
propensioni/interessi personali disciplinari (lavorare più volentieri e con migliori risultati con le parole o con numeri, facendo o pensando, eseguendo o creando etc.) per
conoscersi;
acquisire, attraverso l’esperienza diretta di diverse procedure logiche e metodologiche di costruzione dei saperi, un proprio metodo personale di costruzione delle conoscenze e della pratiche;
introiettare (soprattutto) abilità/competenze di tipo trasversale acquisibili lavorando con le diverse discipline ma applicabili/trasferibili «intenzionalmente» in diversi contesti per fronteggiare compiti/problemi della vita.
Classe III - 30 ore curriculari + 15 extracurriculari

Scuola Secondaria II grado
Modulo n° 4: Modulo di orientamento formativo per la classe I della scuola secondaria di secondo grado
L'azione finalizzata all'orientamento degli alunni in uscita articolerà, per le classi prime,
nella programmazione di una didattica orientativa/orientante, di lungo periodo e globale.
All'interno dei consigli di classe dovranno essere programmati moduli di carattere
interdisciplinare e sviluppate prassi metodologiche finalizzati alla
costruzione/potenziamento delle competenze orientative generali ovvero dei prerequisiti per la costruzione/potenziamento delle competenze orientative vere e proprie.
I moduli orientativi utilizzeranno tra tutte le risorse delle discipline significative per
l’orientamento, quelle più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro
processo di auto-orientamento. In sostanza si programmeranno, all'interno dei singoli
percorsi disciplinari, delle attività che abbiano in modo specifico lo scopo di far riflettere gli alunni sui propri interessi e le proprie attitudini nei confronti degli ambiti disciplinari,
formulando alcune prime grandi opzioni di fondo, abbozzando progetti (o, più
realisticamente, segmenti prossimali) di vita (e di lavoro) e iniziando a scegliere
autonomamente. Le attività dovranno essere omogenee (simili per metodologie, proposte operative, linguaggi utilizzati, materiale autovalutativo proposto) per le diverse discipline e concordate nei consigli di classe in relazione alle caratteristiche specifiche del gruppoclasse.
Le indicazione delle UE, del resto, già nel Memorandum (2000) e nella Raccomandazione dedicata (2004) parlano di orientamento lungo tutto l’arco della vita e individuano due tipologie di risorse necessarie per essere in grado di orientarsi: il possesso di saperi di base e la padronanza di abilità/competenze trasversali.
I traguardi fondamentali che i giovani dovrebbero così raggiungere sono:
scoprire, lavorando con le discipline fondamentale, la peculiare visuale del mondo reale di ciascuna (è, infatti, un «diritto» di ciascun giovane fare percorsi disciplinari «significativi»);
imparare comunque qualcosa (conoscenze/saperi, ma anche procedure logiche e
metodologiche) da ciascuna in modo stabile e consapevole e in stretta ed evidente
connessione con l’immediata spendibilità nel mondo reale, per capire e per agire;
individuare, attraverso la riflessione sulle esperienze di apprendimento e sui risultati,
propensioni/interessi personali disciplinari (lavorare più volentieri e con migliori risultati con le parole o con numeri, facendo o pensando, eseguendo o creando etc.) per
conoscersi;
acquisire, attraverso l’esperienza diretta di diverse procedure logiche e metodologiche di costruzione dei saperi, un proprio metodo personale di costruzione delle conoscenze e della pratiche;
introiettare (soprattutto) abilità/competenze di tipo trasversale acquisibili lavorando con le diverse discipline ma applicabili/trasferibili «intenzionalmente» in diversi contesti per fronteggiare compiti/problemi della vita.
Classe I - 30 ore curriculari

Scuola Secondaria II grado
Modulo n° 5: Modulo di orientamento formativo per la classe II della scuola secondaria di secondo grado
L'azione finalizzata all'orientamento degli alunni in uscita articolerà, per le classi seconde, nella programmazione di una didattica orientativa/orientante, di lungo periodo e globale.
All'interno dei consigli di classe dovranno essere programmati moduli di carattere
interdisciplinare e sviluppate prassi metodologiche finalizzati alla
costruzione/potenziamento delle competenze orientative generali ovvero dei prerequisiti per la costruzione/potenziamento delle competenze orientative vere e proprie.
I moduli orientativi utilizzeranno tra tutte le risorse delle discipline significative per
l’orientamento, quelle più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro
processo di auto-orientamento. In sostanza si programmeranno, all'interno dei singoli
percorsi disciplinari, delle attività che abbiano in modo specifico lo scopo di far riflettere gli alunni sui propri interessi e le proprie attitudini nei confronti degli ambiti disciplinari,
formulando alcune prime grandi opzioni di fondo, abbozzando progetti (o, più
realisticamente, segmenti prossimali) di vita (e di lavoro) e iniziando a scegliere
autonomamente. Le attività dovranno essere omogenee (simili per metodologie, proposte operative, linguaggi utilizzati, materiale autovalutativo proposto) per le diverse discipline e concordate nei consigli di classe in relazione alle caratteristiche specifiche del gruppoclasse.
Le indicazione delle UE, del resto, già nel Memorandum (2000) e nella Raccomandazione dedicata (2004) parlano di orientamento lungo tutto l’arco della vita e individuano due tipologie di risorse necessarie per essere in grado di orientarsi: il possesso di saperi di base e la padronanza di abilità/competenze trasversali.
I traguardi fondamentali che i giovani dovrebbero così raggiungere sono:
scoprire, lavorando con le discipline fondamentale, la peculiare visuale del mondo reale di ciascuna (è, infatti, un «diritto» di ciascun giovane fare percorsi disciplinari «significativi»);
imparare comunque qualcosa (conoscenze/saperi, ma anche procedure logiche e
metodologiche) da ciascuna in modo stabile e consapevole e in stretta ed evidente
connessione con l’immediata spendibilità nel mondo reale, per capire e per agire;
individuare, attraverso la riflessione sulle esperienze di apprendimento e sui risultati,
propensioni/interessi personali disciplinari (lavorare più volentieri e con migliori risultati con le parole o con numeri, facendo o pensando, eseguendo o creando etc.) per
conoscersi;
acquisire, attraverso l’esperienza diretta di diverse procedure logiche e metodologiche di costruzione dei saperi, un proprio metodo personale di costruzione delle conoscenze e della pratiche;
introiettare (soprattutto) abilità/competenze di tipo trasversale acquisibili lavorando con le diverse discipline ma applicabili/trasferibili «intenzionalmente» in diversi contesti per fronteggiare compiti/problemi della vita.
Classe II - 30 ore curriculari

Scuola Secondaria II grado
Modulo n° 6: Modulo di orientamento formativo per la classe III della scuola secondaria di secondo grado
L'azione finalizzata all'orientamento degli alunni in uscita articolerà, per le classi terze, nella programmazione di una didattica orientativa/orientante, di lungo periodo e globale.
All'interno dei consigli di classe dovranno essere programmati moduli di carattere
interdisciplinare e sviluppate prassi metodologiche finalizzati alla
costruzione/potenziamento delle competenze orientative generali ovvero dei prerequisiti per la costruzione/potenziamento delle competenze orientative vere e proprie.
I moduli orientativi utilizzeranno tra tutte le risorse delle discipline significative per
l’orientamento, quelle più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro
processo di auto-orientamento. In sostanza si programmeranno, all'interno dei singoli
percorsi disciplinari, delle attività che abbiano in modo specifico lo scopo di far riflettere gli alunni sui propri interessi e le proprie attitudini nei confronti degli ambiti disciplinari,
formulando alcune prime grandi opzioni di fondo, abbozzando progetti (o, più
realisticamente, segmenti prossimali) di vita (e di lavoro) e iniziando a scegliere
autonomamente. Le attività dovranno essere omogenee (simili per metodologie, proposte operative, linguaggi utilizzati, materiale autovalutativo proposto) per le diverse discipline e concordate nei consigli di classe in relazione alle caratteristiche specifiche del gruppoclasse.
Le indicazione delle UE, del resto, già nel Memorandum (2000) e nella Raccomandazione dedicata (2004) parlano di orientamento lungo tutto l’arco della vita e individuano due tipologie di risorse necessarie per essere in grado di orientarsi: il possesso di saperi di base e la padronanza di abilità/competenze trasversali.
I traguardi fondamentali che i giovani dovrebbero così raggiungere sono:
scoprire, lavorando con le discipline fondamentale, la peculiare visuale del mondo reale di ciascuna (è, infatti, un «diritto» di ciascun giovane fare percorsi disciplinari «significativi»);
imparare comunque qualcosa (conoscenze/saperi, ma anche procedure logiche e
metodologiche) da ciascuna in modo stabile e consapevole e in stretta ed evidente
connessione con l’immediata spendibilità nel mondo reale, per capire e per agire;
individuare, attraverso la riflessione sulle esperienze di apprendimento e sui risultati,
propensioni/interessi personali disciplinari (lavorare più volentieri e con migliori risultati con le parole o con numeri, facendo o pensando, eseguendo o creando etc.) per
conoscersi;
acquisire, attraverso l’esperienza diretta di diverse procedure logiche e metodologiche di costruzione dei saperi, un proprio metodo personale di costruzione delle conoscenze e della pratiche;
introiettare (soprattutto) abilità/competenze di tipo trasversale acquisibili lavorando con le diverse discipline ma applicabili/trasferibili «intenzionalmente» in diversi contesti per fronteggiare compiti/problemi della vita.
Nello specifico si realizzeranno attività di flipped classroom, lavori di gruppo, lezioni
frontali e dibattiti all'interno della classe e tra classi diverse, progetti artistici, musicali,
corali e coreografici che sviluppino la capacità di lavorare in gruppo. Tali progetti
prevederanno un lavoro semi - professionale che permetta agli studenti una crescita
personale e professionale volta ad un futuro inserimento nel mondo dell'arte, dello
spettacolo e del mondo della cultura.
Classe III - 30 ore curriculari

Scuola Secondaria II grado
Modulo n° 7: Modulo di orientamento formativo per la classe IV della scuola secondaria di secondo grado
L'azione finalizzata all'orientamento degli alunni in uscita articolerà, per le classi quarte,
nella programmazione di una didattica orientativa/orientante, di lungo periodo e globale.
All'interno dei consigli di classe dovranno essere programmati moduli di carattere
interdisciplinare e sviluppate prassi metodologiche finalizzati alla
costruzione/potenziamento delle competenze orientative generali ovvero dei prerequisiti per la costruzione/potenziamento delle competenze orientative vere e proprie.
I moduli orientativi utilizzeranno tra tutte le risorse delle discipline significative per
l’orientamento, quelle più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro
processo di auto-orientamento. In sostanza si programmeranno, all'interno dei singoli
percorsi disciplinari, delle attività che abbiano in modo specifico lo scopo di far riflettere gli alunni sui propri interessi e le proprie attitudini nei confronti degli ambiti disciplinari,
formulando alcune prime grandi opzioni di fondo, abbozzando progetti (o, più
realisticamente, segmenti prossimali) di vita (e di lavoro) e iniziando a scegliere
autonomamente. Le attività dovranno essere omogenee (simili per metodologie, proposte operative, linguaggi utilizzati, materiale autovalutativo proposto) per le diverse discipline e concordate nei consigli di classe in relazione alle caratteristiche specifiche del gruppoclasse.
Le indicazione delle UE, del resto, già nel Memorandum (2000) e nella Raccomandazione dedicata (2004) parlano di orientamento lungo tutto l’arco della vita e individuano due tipologie di risorse necessarie per essere in grado di orientarsi: il possesso di saperi di base e la padronanza di abilità/competenze trasversali.
I traguardi fondamentali che i giovani dovrebbero così raggiungere sono:
scoprire, lavorando con le discipline fondamentale, la peculiare visuale del mondo reale di ciascuna (è, infatti, un «diritto» di ciascun giovane fare percorsi disciplinari «significativi»);
imparare comunque qualcosa (conoscenze/saperi, ma anche procedure logiche e
metodologiche) da ciascuna in modo stabile e consapevole e in stretta ed evidente
connessione con l’immediata spendibilità nel mondo reale, per capire e per agire;
individuare, attraverso la riflessione sulle esperienze di apprendimento e sui risultati,
propensioni/interessi personali disciplinari (lavorare più volentieri e con migliori risultati con le parole o con numeri, facendo o pensando, eseguendo o creando etc.) per
conoscersi;
acquisire, attraverso l’esperienza diretta di diverse procedure logiche e metodologiche di costruzione dei saperi, un proprio metodo personale di costruzione delle conoscenze e della pratiche;
introiettare (soprattutto) abilità/competenze di tipo trasversale acquisibili lavorando con le diverse discipline ma applicabili/trasferibili «intenzionalmente» in diversi contesti per fronteggiare compiti/problemi della vita.
Nello specifico verranno portati avanti progetti artistici, musicali e coreutici, anche in
concomitanza, interdisciplinari, al fine di un'attuazione concreta di quanto appreso in aula sia a livello teorico che pratico, favorendo così una graduale maturazione e consapevolezza della persona e del proprio potenziale. Tali progetti avranno uno stampo professionale, gli studenti saranno chiamati a lavorare mettendo in campo tutte le competenze richieste e acquisite nel corso del curricolo.
Classe IV - 30 ore curriculari

Scuola Secondaria II grado
Modulo n° 8: Modulo di orientamento formativo per la classe V della scuola secondaria di secondo grado
L'azione finalizzata all'orientamento degli alunni in uscita articolerà, per le classi quinte,
nella programmazione di una didattica orientativa/orientante, di lungo periodo e globale.
All'interno dei consigli di classe dovranno essere programmati moduli di carattere
interdisciplinare e sviluppate prassi metodologiche finalizzati alla
costruzione/potenziamento delle competenze orientative generali ovvero dei prerequisiti per la costruzione/potenziamento delle competenze orientative vere e proprie. I moduli orientativi utilizzeranno tra tutte le risorse delle discipline significative per l’orientamento, quelle più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro processo di autoorientamento.
In sostanza si programmeranno, all'interno dei singoli percorsi disciplinari,
delle attività che abbiano in modo specifico lo scopo di far riflettere gli alunni sui propri
interessi e le proprie attitudini nei confronti degli ambiti disciplinari, formulando alcune
prime grandi opzioni di fondo, abbozzando progetti (o, più realisticamente, segmenti
prossimali) di vita (e di lavoro) e iniziando a scegliere autonomamente. Le attività dovranno essere omogenee (simili per metodologie, proposte operative, linguaggi utilizzati, materiale
autovalutativo proposto) per le diverse discipline e concordate nei consigli di classe in
relazione alle caratteristiche specifiche del gruppo-classe.
Le indicazione delle UE, del resto, già nel Memorandum (2000) e nella Raccomandazione dedicata (2004) parlano di orientamento lungo tutto l’arco della vita e individuano due tipologie di risorse necessarie per essere in grado di orientarsi: il possesso di saperi di base e la padronanza di abilità/competenze trasversali.
I traguardi fondamentali che i giovani dovrebbero così raggiungere sono:
scoprire, lavorando con le discipline fondamentale, la peculiare visuale del mondo reale di ciascuna (è, infatti, un «diritto» di ciascun giovane fare percorsi disciplinari «significativi»);
imparare comunque qualcosa (conoscenze/saperi, ma anche procedure logiche e
metodologiche) da ciascuna in modo stabile e consapevole e in stretta ed evidente
connessione con l’immediata spendibilità nel mondo reale, per capire e per agire;
individuare, attraverso la riflessione sulle esperienze di apprendimento e sui risultati,
propensioni/interessi personali disciplinari (lavorare più volentieri e con migliori risultati con le parole o con numeri, facendo o pensando, eseguendo o creando etc.) per
conoscersi;
acquisire, attraverso l’esperienza diretta di diverse procedure logiche e metodologiche di costruzione dei saperi, un proprio metodo personale di costruzione delle conoscenze e della pratiche;
introiettare (soprattutto) abilità/competenze di tipo trasversale acquisibili lavorando con le diverse discipline ma applicabili/trasferibili «intenzionalmente» in diversi contesti per fronteggiare compiti/problemi della vita.
Nello specifico verranno così incentivate attività che partano dalle attitudini e inclinazioni proprie del singolo studente volte ad accompagnare alla scelta del percorso post diploma più adatto in base alle proprie aspirazioni personali. Progetti musicali, artistici e coreutici,
anche in concomitanza, articolati sull'espressività del singolo e di esso in relazione al
gruppo, con il fine di sottolineare le diverse sfaccettature della personalità individuale. Tali progetti avranno uno stampo professionale, gli studenti saranno chiamati a lavorare mettendo in campo tutte le competenze richieste e acquisite nel corso del curricolo.
Classe V - 30 ore curriculari